«Il Dpcm firmato da Conte è l’ennesima mazzata a un sistema economico già fortemente provato. Siamo sconcertati e preoccupati dinanzi alle misure che scatteranno da domani ed esprimiamo la massima solidarietà nei confronti delle attività che si vedranno una volta in più penalizzate». A dirlo è stato ieri il presidente di Confartigianato-Imprese Fvg e Udine, Graziano Tilatti, a margine della conferenza stampa del premier. «La lista dei settori artigiani colpiti dal nuovo provvedimento si allunga ulteriormente. Accanto alle aziende del trasporto persone, inspiegabilmente ferme mentre vediamo ogni giorno gli autobus del trasporto pubblico strapieni di studenti, si contano ora pasticcerie, gelaterie, pizzerie per asporto e palestre. Realtà che in questi mesi hanno adottato tutte le misure anti-Covid possibili e che oggi si ritrovano ugualmente costrette allo stop. Una misura drastica alla quale non saremmo arrivati se il Governo avesse agito in modo tempestivo».
«Oggi – continua Tilatti – le imprese pagano l’indecisione dell’esecutivo che per contro garantisce ristori a fondo perduto, senza capire che l’economia reale non chiede assistenzialismo ma lavoro. Migliaia di nostri dipendenti non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione di luglio, agosto e settembre e nonostante questo a ottobre saranno ugualmente raggiunti dal fisco per tasse e contributi. Sono figli di un Dio minore?». Chiarisce, infine, il presidente Confartigianato-Imprese Fvg e Udine: «La salute viene prima di tutto e va tutelata, senza dimenticare però che ogni misura presa ha un conto da pagare e che il prezzo oggi rischia di essere altissimo, per noi e per il mondo del commercio al quale va tutta la nostra solidarietà. Rischiamo di veder cancellate migliaia di imprese, incapaci di reggere al nuovo urto, lasciando senza lavoro migliaia di cittadini. Un epilogo – conclude Tilatti – che non possiamo permetterci».
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In copertina, il presidente degli artigiani di Udine e del Friuli Venezia Giulia Graziano Tilatti.
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