di Giuseppe Longo
LANNACH – «Questi sentimenti di amicizia e questi ideali di pace e di unione fra i popoli ci accompagnino e ci guidino in questo periodo buio e difficile. Grazie per la bellissima accoglienza, viva Lannach, viva Nimis e viva il gemellaggio!». Con queste significative parole il commissario comunale Giuseppe Mareschi ha concluso il suo saluto agli amici stiriani durante la breve ma simpaticissima cerimonia organizzata nella cittadina alle porte di Graz, seconda città dell’Austria, per rinsaldare i valori e i vincoli del gemellaggio nel suo 35° anniversario, replicando quanto era avvenuto a Nimis, al Santuario delle Pianelle, l’8 settembre scorso, in occasione della sagra pluricentenaria. E, parimenti, la cerimonia a Lannach ha avuto quale gioiosa cornice proprio l’annuale festa d’autunno in una tersa e calda mattinata, “inondata” da un sole insolito a queste latitudini nel mese di ottobre.
Ma il rappresentante del Comune friulano aveva esordito dicendo: «Completiamo oggi la cerimonia che festeggia 35 anni di gemellaggio. Se l’idea di gemellarsi può essere stata pensata da poche lungimiranti persone, percorrere insieme 35 anni è il risultato del lavoro, della collaborazione e della volontà di molti. È il risultato dell’amicizia, del rispetto, della fraternità di due comunità che vogliono progredire insieme. Ringrazio di cuore tutti voi che credete in questo progetto e vi impegnate per continuarlo. Ricordo con piacere la bella giornata a Nimis dell’8 settembre , la vostra allegria , il vostro affiatamento». E ha concluso: «A suggello di questa giornata, abbiamo pensato a un ricordo, un’opera di un valente artista di Nimis. E siccome siamo una delle Città del vino, a una selezione di un ottimo Ramandolo». Vino che, peraltro, gli amici stiriani hanno potuto degustare, assieme ad altri prodotti nostrani, nel ben fornito stand allestito con la collaborazione della Pro Loco, rappresentata dal suo presidente Mario Srebotuyak. Mentre, assieme ai numerosi ospiti di Nimis, c’erano gli ex sindaci Giorgio Bertolla, Gloria Bressani, Danilo Gervasi e Renato Picogna, oltre a chi scrive che nel 1990 controfirmò proprio a Lannach il gemellaggio siglato un anno prima in Friuli da Germana Comelli nel ricordo dello scultore Rodolfo Zilli. Nel contempo, il borgomastro Josef Niggas ha ricordato con grate parole il sindaco Walter Tosolini, scomparso un paio di anni fa, e i suoi predecessori Josef Mayer e Maximilian Röck, sottolineando quanto sia importante questo vincolo di amicizia che i 35 anni trascorsi non hanno allentato bensì rafforzato. Per cui – sottoscrivendo con il dottor Mareschi una nuova pergamena celebrativa – si è augurato che «questa bellissima esperienza continui con immutato vigore, regalando nuove soddisfazioni a entrambe le comunità». E questo sarà il compito delle civiche amministrazioni che usciranno dalle prossime elezioni comunali sia a Lannach che a Nimis.
Una bellissima mattinata, insomma, per la rappresentanza friulana in Stiria, accolta con calore dagli amici di Lannach e dallo stesso borgomastro Niggas che si è improvvisato, in un simpatico siparietto, anche direttore della Banda cittadina, le cui note hanno reso ancora più festosa una giornata che resterà segnata con importanti caratteri nella storia del gemellaggio. Ebbe ragione Rodolfo Zilli – il figlio dello scultore, scomparso una decina di anni fa e sepolto, con la sua famiglia, proprio nel cimitero di Lannach -, a promuovere questo bellissimo rapporto assecondando gli ideali espressi da un’Europa unita e solidale. Valori sottolineati anche in quelle opere che l’artista di Nimis realizzava nel Castello di Lannach che sorge vicino alla moderna Chiesa parrocchiale, dove i fedeli vengono accolti dalle braccia aperte di quel Dio Padre scolpito proprio da Zilli.
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In copertina, il borgomastro Josef Niggas sottoscrive con il commissario Giuseppe Mareschi la nuova pergamena del gemellaggio; all’interno, alcune immagini della bellissima festa e infine il Dio Padre scolpito da Rodolfo Zilli.
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