di Mariarosa Rigotti

Doppio appuntamento, a Povoletto, nell’ambito delle celebrazioni per i cent’anni del Gruppo Ana. In calendario vanno segnate, infatti, due date da non perdere: quella di oggi 29 marzo, con la presentazione di un libro dedicato al centenario degli alpini della Sezione Ana di Cividale, e quella di sabato prossimo, 5 aprile, quando nella cittadina alle porte di Udine arriverà il Coro congedati della Brigata alpina Julia. Ma procediamo con ordine. Intanto, si ricorda l’appuntamento odierno, fissato per le 18, in sala Adriano Degano (accanto alla Chiesa parrocchiale), dove è prevista la presentazione del volume “La sentinella d’Italia 1924-2024. Cent’anni della Sezione Ana di Cividale” di Guido Aviani Fulvio e Pierluigi Parpinel. Questo evento, a ingresso libero, è organizzato dal Gruppo Alpini, appunto, nel centenario di fondazione, in collaborazione con la stessa Sezione Ana di Cividale e con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Povoletto; inoltre, sono sponsor, come del resto per tutti gli eventi con la penna nera di Povoletto, Amministrazione Beni Marsure, Pro Loco Povoletto e CrediFriuli.

Il Coro congedati della Julia.


Sabato 5 aprile, ci sarà invece un momento sicuramente molto atteso, sempre a ingresso libero, con un grande concerto che vedrà protagonista il Coro congedati della Brigata alpina Julia e che sarà ospitato nell’auditorium comunale, in piazza. Un coro la cui storia ha quasi cinquant’anni, tanto che la stessa formazione si presenta raccontandosi e ripercorrendo la sua ormai lunga storia, oltre ad anticiparne il repertorio: «Il nostro coro nasce nell’agosto del 1979 al fine di partecipare al concorso Cori alpini alle Armi. Il repertorio è sempre stato legato sia alle vicende della vita in montagna, cantato dai suoi più grandi compositori e arrangiatori, tra i quali possiamo citare Pigarelli, Pedrotti, Bon, Casagrande, Malatesta e De Marzi, sia alle vicende drammatiche del corpo degli alpini nella Prima e Seconda guerra mondiale, nonché a tutta la vita dei militari dalle reclute, ai vecj, ai congedati».
Eterogenea la provenienza dei coristi: «Le zone di reclutamento sono cambiate con gli anni, ma hanno principalmente interessato Friuli Venezia Giulia, Veneto e Abruzzo». Quanto alla direzione: «È stata affidata a dei giovani maestri in armi, alpini di leva, che si sono tramandati esperienze e tecniche e hanno affinato la qualità delle voci. Sono cambiati i maestri, i capicoro, tanti e tanti coristi (fino ad oggi circa un migliaio): il Coro congedati della Brigata Alpina Julia è sempre rimasto lo stesso, portando lo spirito del Corpo degli alpini in mezzo alla gente». E poi una importante sottolineatura: «L’impostazione e la passione sono rimaste immutate fino ai nostri tempi, tanto che i coristi congedati da molti anni o da pochi mesi, alcuni potrebbero essere padri e figli, che non si sono mai visti o conosciuti, continuano a incontrarsi, in occasioni di concerti, per rivivere la bellissima esperienza di cantare assieme per trasmettere emozioni e ricordi e per tenere vivi gli ideali degli Alpini». E infine una chiosa: «Nel momento in cui si intona la prima nota, anche se i coristi non sono mai gli stessi, se i maestri sono sempre diversi o si alternano nella direzione durante lo stesso concerto, se di prove se ne sono fatte poche, tutti cantano con la stessa gran voce per trasmettere il medesimo sentimento».
Da ricordare che anche per questo evento musicale c’è il patrocinio del Comune e del Gruppo Ana. E al pubblico non resta dunque che partecipare al significativo concerto di sabato prossimo.

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In copertina, una foto storica degli alpini a Cividale e il libro rievocativo che sarà presentato questa sera a Povoletto.

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