di Giuseppe Longo
Da anni ormai non si vedeva più, o molto poco, a Nimis, perché trattenuta a Roma e nelle Marche dai suoi numerosi impegni cinematografici, ma in paese molti ricordano con simpatia e affetto Valentina Tomada. Tanto che ieri, quando si è diffusa la triste notizia, come il classico “fulmine a ciel sereno”, della sua prematura scomparsa dopo la malattia rivelatasi purtroppo senza speranze – aveva appena 55 anni -, grande è stato il dispiacere, perché appunto tanti la rivedono ragazzina e giovane donna, quando, soprattutto d’estate, arrivava con i fratelli più grandi, Andreina e Sandro, e i genitori: e qui erano numerosi coloro che beneficiavano della sua solare amicizia. Il padre Envio Tomada era infatti nato a Nimis, come il fratello Aldo, ma giovanissimo era andato a vivere a Roma con la famiglia che si era trasferita per motivi di lavoro. E nella Capitale aveva rivestito un ruolo importante all’interno dell’Ambasciata americana di via Veneto fino alla pensione. Ma il Friuli e Nimis gli erano rimasti nel cuore, tanto che aveva comprato una casa in via Micossi, l’aveva restaurata e ogni anno tornava con la sua famiglia per trascorrere rigeneranti settimane di vacanza. E quando arrivava, e ripartiva, non mancava mai, con la sua Giorgina, di passare a salutare la cugina Bruna, mia mamma. Per cui la notizia della morte così prematura della bellissima Valentina ha profondamente addolorato anche me, sebbene ormai ci fossimo persi di vista – soprattutto dopo la scomparsa del padre -, visti appunto i suoi tanti impegni lavorativi nel settore dello spettacolo. Nimis la ricorderà domani durante la Messa prefestiva delle Palme, alle 19 in San Mauro.
Grandissimo è stato il cordoglio in tutt’Italia perché Valentina era molto conosciuta e stimata per la sua professione che aveva sempre tanto sognato fin da bambina. L’attrice e regista romana, ma che amava il Friuli, era infatti divenuta famosa tra il pubblico televisivo per la sua presenza in numerose fiction di successo, tra le quali si ricordano soprattutto Centovetrine, Il paradiso delle Signore, Don Matteo, ma anche Provaci ancora Prof e Incantesimo. Ma tanti altri sono stati negli anni i lavori cinematografici nei quali ha dato tutta se stessa. Ultimamente era molto impegnata – come dicevo all’inizio di questo articolo che non avrei voluto scrivere mai! – nelle Marche, dove è stata l’artefice del rilancio del Fabriano Film Festival. Tanti impegni e tanto lavoro che assorbivano le sue giornate, ma che non le hanno impedito di formare anche una famiglia, tanto che lascia in un grande dolore il marito Eugenio e la figlia Eva, della quale aveva scritto in una sua biografia «è la cosa più bella che sono riuscita a fare nella mia vita». Mandi, cara Valentina. Anche la “tua” Nimis ti ricorderà.
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In copertina, una bellissima immagine di Valentina Tomada scomparsa a 55 anni.