di Giuseppe Longo

NIMIS – «Durante una operazione condotta da una compagnia tedesca di stanza a Gradisca d’Isonzo, in funzione di contrasto alle attività partigiane, nelle vallate del Cornappo e del Torre, tra l’11 e il 17 dicembre 1943, persero la vita 57 persone, tra cui anche tre cittadini inglesi. Di queste, il 12 dicembre furono uccisi otto concittadini di Nongruella e cinque cittadini di Subit e di Attimis. Un ulteriore, anzi il primo tributo di sangue pagato da Nimis per la difesa della propria e dell’altrui libertà». Sono le parole con cui il commissario comunale, Giuseppe Mareschi, ha ricostruito ieri mattina a Nongruella i fatti di quel dicembre di 81 anni fa a pochi mesi dall’armistizio dell’8 settembre, quando si scatenò quel rastrellamento nazista che fece le prime vittime del Comune pedemontano, seguite nove mesi dopo da quelle dell’Eccidio di Torlano e poi da quelle dell’incendio del capoluogo e della deportazione nei Lager in Germania.


In una splendida mattinata di sole, la borgata sopra Cergneu ha quindi reso omaggio, come fa ogni anno, a quei morti innocenti con una semplice cerimonia dinanzi alla lapide che ai margini del bosco li ricorda. Ha celebrato una Messa in loro suffragio il parroco don Marco Visintini, sottolineando l’impegno di tutti per la pace affinché non si compiano altre inutili stragi, come Benedetto XV ebbe definire, nel 1916, la Grande Guerra. Presenti una rappresentanza di Comuni vicini, tra cui i vicesindaci di Lusevera e Reana del Rojale, il commissario ha quindi tenuto il discorso commemorativo, dopo la deposizione di una corona d’alloro tra le note del Silenzio suonate dalla tromba. «Grazie a quanti si sono sacrificati fino a perdere la vita – ha affermato Mareschi – che oggi, non solo i cittadini di Nimis, ma l’intero popolo italiano, vive in un Paese libero e democratico. E ricordare e commemorare quei fatti e quei sacrifici deve anche indicarci, con forza, ogni giorno, che la libertà non è a prescindere, che la democrazia non è per sempre, ma sono valori che vanno difesi da tutti sempre. Ed è con questi sentimenti che oggi, a nome dell’intera comunità, onoro i Caduti di Nongruella e ricordo a tutti noi che non ci è permesso che le loro vite e quelle di tutti i Caduti, di tutte le guerre, siano perse invano». Infine, il rappresentante del Comune di Nimis – che, come è noto, traghetterà l’ente locale fino alle prossime elezioni amministrative – ha ringraziato quanti si adoperano «per lo svolgimento di questa cerimonia di commemorazione e chi si prende cura di questo luogo». La manifestazione si è, quindi, conclusa con un gustoso piatto di pastasciutta preparata dagli alpini del Gruppo Ana Nimis-Valcornappo, guidato da Roberto Grillo, e altre buone cose preparate da alcune bravissime cuoche di Cergneu.

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In copertina, il commissario Giuseppe Mareschi durante il discorso commemorativo; all’interno, tre immagini della cerimonia con l’omaggio ai Caduti e la celebrazione della Messa.

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