di Giuseppe Longo
Soltanto una tregua, dopo tanta pioggia, o gli importanti, e attesissimi, segnali di variabilità? È quanto sperano gli organizzatori della Sacra rappresentazione del Venerdì Santo sulle colline di Ciconicco. Proprio questa sera infatti, con inizio alle 21, è in programma la Rappresentazione vivente in costume della Passione e Morte di Cristo – un piccolo “miracolo”, perché avviene in un paese con forze limitate ma con tante buona volontà, che si avvicina al traguardo del mezzo secolo! – che quest’anno ha per titolo “Umbra et Lux”, cioè Ombra e Luce, che si rifà alle suggestive atmosfere della grande arte pittorica di Michelangelo Merisi detto Caravaggio. La manifestazione curata come sempre dall’associazione culturale della frazione di Fagagna “Un Grup di Amis” sarà replicata sabato 26 aprile, alla stessa ora, nella vigilia dell’Ottava di Pasqua, la Domenica in Albis. Ricordiamo che testo, sceneggiatura e regìa sono di Luca Ferri; consulenza costumi di Luca Ferri ed Emmanuela Cossar – da molti anni impegnata con successo al Teatro di Klagenfurt -; scenografie, idea e progettazione ancora di Luca Ferri; realizzazione di Luigina Tusini, artista/scenografa; aiuto di Elisabetta Ferrandino. L’immagine, invece, è di Erica Candotti.
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Maltempo, tutto rinviato al 26
(g.l.) Ringrazio Leonardo Barberio, già consigliere regionale, per avermi segnalato che a causa del maltempo la Sacra rappresentazione di questa sera è stata sospesa e rinviata a sabato prossimo, quando peraltro era già stata calendarizzata la replica. Mi scuso con i lettori.
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«La Passione di Cristo a Ciconicco: una tradizione viva e in continua evoluzione. Ogni anno, quando il sipario ideale si alza sulle affascinanti colline della Sacra Rappresentazione di Ciconicco – scrive nell’opuscolo informativo il presidente Andrea Schiffo, che coordina la complessa macchina organizzativa assieme a Flavio Sialino, storico ideatore e promotore della Via Crucis vivente -, sappiamo di non portare in scena solo un evento, ma un pezzo della storia e dell’identità della nostra comunità. Giunta alla sua 47ma edizione, questa tradizione non è solo una rievocazione, ma un patrimonio ed un’esperienza collettivi che, con impegno e passione, continuiamo a tramandare. Il nostro sforzo è rivolto a mantenere viva la Passione, non solo custodendone il significato profondo, ma anche rinnovandone la forma e i contenuti. Ogni edizione è un’opportunità per affinare il livello della rappresentazione, per migliorarci e per proporre al pubblico un’esperienza sempre più intensa e coinvolgente. Come un buon vino, ogni annata ci propone una riscoperta: a chi dovesse avere aspettative diverse, chiediamo di tornare il prossimo anno, perché la nostra Passione sarà ancora una volta nuova, pur restando la stessa». «Grazie dunque di cuore – conclude Schiffo – a tutte le persone, le istituzioni, gli enti civili e religiosi, le realtà economiche che anche quest’anno rendono possibile la Passione di Ciconicco. Le sfide nel coinvolgere la comunità locale ci hanno portato a guardare oltre i confini di Ciconicco, trovando amici e col laboratori che, con entusiasmo, hanno scelto di condividere con noi questa esperienza. Tuttavia, il nostro obiettivo per il futuro resta quello di coinvolgere sempre più le nuove generazioni: il nostro appello va alle famiglie e ai giovani, affinché si facciano custodi di un patrimonio culturale che appartiene a tutti e che merita di essere protetto e valorizzato. La diversità culturale passa anche attraverso tradizioni come questa, e spetta a noi non lasciarle svanire».
«Quest’anno il tema si incentra sui percorsi verso il Calvario ed è quanto mai attuale, viste purtroppo le guerre nel Mondo e la sofferenza di tante persone. Le guerre non sono mai una soluzione, sono una maledizione, generano morte, devastazione, cancellano l’esistenza di popoli che vivono il loro calvario nel corso degli eventi e purtroppo si portano dietro per decenni gli esiti dei conflitti. La Pace invece è gioia, rasserena i nostri cuori, conforta sempre ed è accompagnata alla convivenza pacifica delle genti. In questi tempi difficili quindi la Rappresentazione di Ciconicco ci ridà speranza nel futuro, nella vera luce che guida il nostro cammino e che ci tiene per mano giorno per giorno. L’uomo è sempre alla ricerca di nuove tecnologie, di nuovi orizzonti, di nuove scoperte e questo è bene, ma dobbiamo riscoprire il volersi bene», afferma poi il sindaco di Fagagna, Daniele Chiarvesio, al quale fa eco il saluto di monsignor Daniele Calligaris.
«La sacra rappresentazione del Venerdì Santo – scrive il parroco di Ciconicco – avviene nel contesto particolare di questo Anno Santo 2025 che ha come motto “Pellegrini di speranza”, ed effettivamente chi raggiungerà la collina di Ciconicco, compirà un piccolo pellegrinaggio dell’anima per unirsi spiritualmente al cammino di dolore e di amore del Signore Gesù. Quest’anno avremo modo di essere più vicini alla figura di Giuda e di partecipare emotivamente a quel contrasto terribile tra amore e tradimento. La disperazione di Giuda rimane un mistero inquietante: è un grande insegnamento sul prezzo della libertà umana che si chiude alla luce del perdono per preferire l’abisso oscuro della solitudine mortale. L’amore del Salvatore, crocifisso e risorto, ha illuminato questo baratro con i raggi della misericordia divina: speranza viva per il nostro “amico Giuda” – come lo aveva chiamato a suo tempo don Primo Mazzolari – e per tutti noi “suoi fratelli”, inclini all’infedeltà e al tradimento».
info: www.ciconicco.it
Ungrupdiamis Ciconicco
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In copertina, la Flagellazione di Cristo interpretata dal grande Caravaggio.