Si conclude la XI edizione la Setemane de culture furlane – Settimana della cultura friulana, rassegna promossa dalla Società Filologica Friulana che dal 9 al 19 maggio ha visto oltre 200 appuntamenti su tutto il territorio regionale e oltre. Al centro della odierna giornata conclusiva la “Fraie de Vierte”, la Festa di Primavera della Filologica in programma tutta la giornata a Forni Avoltri; la conferenza con letture a Palazzo Mantica a Udine alle 20.45 dedicata alla figura del commediografo Luigi Candoni; la Gnot di folclôr, Notte di Folclore a Villa Manin di Passariano alle 20.30, spettacolo con vari gruppi folcloristici regionali all’interno di Sapori Pro Loco assieme all’Unione gruppo folcloristici del Friuli Venezia Giulia.
Gruppo folcloristico Caprivese.
Holzhockar di Sappada
La “Fraie de Vierte”, organizzata dalla Società Filologica Friulana assieme al Comune di Forni Avoltri, è in programma a Collina al Soggiorno Alpino Aquileia “Luigi Marcuzzi”. Alle 10.30 apertura dei lavori con esibizione del Coro Forni Avoltri. Dopo il saluto delle autorità, convegno con interventi di Mauro Pascolini, No dome bergjos: lûcs, tieris e aghis di For Davuatri; Novella Del Fabbro, presentazione del numero speciale di “Sot la Nape” dedicato a Forni Avoltri e al suo territorio; premiazione dei docenti dei corsi pratici di lingua e cultura friulana 2023; Marta Varutti e Marc Vezzi; presentazione degli Atti della Settimana della Cultura Friulana 2022-2023. Dopo il pranzo su prenotazione, alle 16 a Frassenetto nella Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista relazione di Enrico Agostinis, La chiesa di “Sopraponti” e a seguire la Messa in friulano celebrata da don Gianluca Molinaro e accompagnata dal Coro Forni Avoltri.
A Palazzo Mantica a Udine – sede della Società Filologica Friulana – e online su www.setemane.it l’incontro con letture “Dal Friuli secondo Candoni Strissant vie pe gnot” alle 20.45. Un ricordo a 50 anni dalla scomparsa del commediografo carnico Luigi Candoni (1921-1974) fondamentale, tra le varie cose, a portare sui palchi d’Italia opere di autori come Beckett e Ionesco. Intervengono Paolo Patui. Giuliano Bonanni, Chiara Donada e Massimo Somaglino. Letture della opera in friulano di Candoni “Strissant vie pe gnot” (Caino).
A Villa Manin alle 20.30 sul palco di Sapori Pro Loco spettacolo Gnot di folclôr con l’Unione gruppo folcloristici del Friuli Venezia Giulia. Si esibiscono: Gruppo Folcloristico Caprivese “Michele Grion” con i giovani danzerini del “Gruppo Folcloristico Primavera” di Capriva del Friuli; Gruppo Folkloristico Holzhockar di Sappada; Gruppo Folkloristico “Lis Primulis di Zampis” di Pagnacco; Gruppo Folcloristico “Stelutis di Udin”.
Lis Primulis di Zampis
Stelutis di Udine
Inoltre sono previsti altri eventi.
Mulini aperti in Carnia: domenica 19 maggio i mugnai illustreranno la storia e il funzionamento dei macchinari, con la collaborazione dell’Associazione della Carnia “Amici dei Musei” a Tolmezzo (Illegio, Imponzo), Cavazzo Carnico, Arta Terme (capoluogo e Piedim), Cercivento, Ovaro, Prato Carnico, Paluzza.
Previste anche delle escursioni, come a Carpacco di Dignano all’interno del Festival delle filande. Domenica 19 maggio alle 9.30 con ritrovo alle 9 al centro polifunzionale, “Geo-escursione nel Medio Tagliamento” a cura di Corrado Venturini, Università di Bologna. Ci si sposterà poi al Centro visite Oasi naturalistica di Cornino e a Pinzano.
Ultimo appuntamento con “Sul cammino di San Cristoforo, quando l’anima incontra la bellezza” serie di passeggiate patrimoniali promosse da Montagna Leader e dai Comuni del Cammino. Il 19 maggio a Tramonti di Sotto alle 9 con ritrovo nel parcheggio della chiesa di Campone camminata “La bellezza della biodiversità sul Cammino di San Cristoforo”. Aspettando il 22 maggio giornata internazionale della diversità biologica, si andrà con la naturalista Costanza Uboni alla ricerca di curiosità tra diversi ambienti montani lungo il Chiarzò e le antiche borgate di Campone, Sghittosa e Zanon. Ci aspetta un aperitivo all’Agriturismo Al Stalon dei fratelli Gambon, realtà importante per il recupero, produzione e valorizzazione di prodotti tipici
e locali quali Pitina e formaggi ovini.
A Roveredo in Piano passeggiata e visita guidata “Strade d’acqua Mestieri e devozione popolare lungo la Brentella”. Ritrovo stamane al Mulino Pajer. La Brentella è un canale artificiale, realizzato dai Veneziani alla fine del XV secolo allo scopo di fluitare il legname della Valcellina verso il Noncello e farlo giungere a Venezia.
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In copertina, ecco una bella panoramica di Forni Avoltri nell’Alta Carnia.
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