di Silvio Bini

A Latisana si è costituito il Comitato Civico denominato “Diferendere Latisana – No alla variante ferroviaria”. Ha lo scopo di informare i cittadini latisanesi, ma non solo essi, sulle questioni riguardanti lo studio di fattibilità per il “Potenziamento e Velocizzazione del Collegamento Venezia Mestre-Trieste” presentato da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) alla Regione Fvg nella riunione del 23 aprile scorso. Nello specifico, l’azione del Comitato intende «evidenziare le pesanti e inaccettabili ricadute previste nella proposta per il territorio di Latisana, nonché l’utilità complessiva dell’intervento, con particolare riferimento agli ingenti costi e agli scarsi se non nulli benefici derivanti dalla sua realizzazione».

Ecco la variante ferroviaria.

 


Spiega il Comitato: «Il progetto presentato da Rfi si sviluppa su due linee di intervento: la prima di carattere tecnologico realizzabile anche sulla linea esistente, la seconda strutturale che prevede la realizzazione della variante di Latisana, oltre di 4 kilometri di un nuovo tracciato, la metà dei quali su viadotto, nonché altri interventi di minor rilevanza sulla tratta Ve Mestre-Trieste. Agli interventi sulla tratta ferroviaria si aggiungerebbero ovviamente anche quelli stradali, necessari sia per realizzare una nuova viabilità di collegamento, sia per eliminare le interferenze fra i due sistemi, aggiungendo così devastazione a devastazione». Secondo Difendere Latisana, «l’ipotesi di variante ferroviaria e il conseguente adeguamento della viabilità sarebbero devastanti per una vasta area abitata di recentissima realizzazione, smembrerebbero il tessuto urbano, comprometterebbero le scelte di sviluppo urbanistico di Latisana, quello delle sue attività economiche e produttive esistenti, anche a causa del permanere dei cantieri necessari per realizzare un’opera palesemente inutile. Ci troveremmo quindi di fronte a un inevitabile tracollo dell’economia locale con conseguenze sociali ed economiche facilmente prevedibili».
Il Comitato promette «una decisa e motivata opposizione al progetto di variante che è motivata dal suo devastante impatto su Latisana, ma anche dal mostruoso spreco di denaro pubblico impegnato per realizzarla; spreco e devastazione assolutamente immotivati, alla luce dei risibili risparmi sui tempi di percorrenza dei treni in transito e addirittura nulli o quasi per quelli che prevedono soste a Latisana o per il trasporto merci». La cittadina della Bassa friulana si appresta quindi ad una nuova azione per salvaguardare il proprio territorio. «L’ammodernamento della linea ferroviaria Venezia-Trieste è un progetto di interesse nazionale che deriva dagli accordi Stato-Regione presi in passato e non va attribuito a questa amministrazione – aveva già dichiarato l’assessore regionale alle infrastrutture, Graziano Pizzimenti -. Si tratta di una iniziativa che, dopo anni di silenzio assoluto, abbiamo voluto rendere pubblica. Per questo andremo nei numerosi territori coinvolti per raccogliere spunti e valutazioni nel più ampio spirito di trasparenza e partecipazione».

La stazione di Latisana.

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In copertina, il ponte sul fiume Tagliamento (da Ferrovie.it)

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