di Giuseppe Longo

TARVISIO – Che belle atmosfere natalizie calate in musica in una cornice storica molto suggestiva, qual è quella della gotica Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, e il paesaggio di Tarvisio imbiancato da una soffice neve. Riuscitissimo, e molto apprezzato, infatti, il concerto che l’Orchestra “Thomas Schippers” ha proposto nell’ambito del ricco programma messo a punto dal Comune montano per dare tono culturale, vivacità e allegria alle feste di fine anno che, nel capoluogo della Valcanale, sono sempre molto sentite e frequentate da chi sceglie questa invitante località prossima ai Tre Confini per le vacanze invernali: molto attesa, per esempio, è ora la tradizionale discesa dal Monte Lussari con fiaccole e sci ai piedi la sera di Capodanno. Una tradizione che si rinnova da oltre mezzo secolo e che è, via via, cresciuta diventando la fiaccolata più lunga delle Alpi con centinaia di partecipanti.


Vario e piacevole il programma predisposto da Carlo Grandi fatto ascoltare dopo il saluto di don Emanuele Paravano che da pochi mesi è alla guida della Collaborazione pastorale del Tarvisiano che fino alla recente riforma si riconosceva nello storico Decanato. Il sacerdote ha sottolineato l’importanza artistico-culturale della serata che si sarebbe snodata, attraverso una quindicina di brani, dal periodo barocco a quello romantico per finire al più vicino Novecento. Ma, nel contempo, ha messo in guardia dall’attribuire strani significati magici al Natale, privilegiando invece il mistero legato all’incarnazione del Verbo.
La scaletta della “Schippers” – archi e percussioni – si è quindi aperta con un magnifico brano di Johann Sebastian Bach che fa parte delle famosissime Variazioni Goldberg, seguito da un’altrettanto affascinante pagina che il finlandese Jean Sibelius scrisse proprio per le feste di Natale. E sviluppandosi poi in un avvincente itinerario che attinge alle tradizioni soprattutto della Mitteleuropa. Perfettamente intonato con il paesaggio “Eine Musikalische Schlittenfahrt”, il tintinnante viaggio in slitta composto da Leopold Mozart, il padre del ben più conosciuto Genio di Salisburgo, ma anche il tema musicale di “Adeste Fideles”, uno degli inni più amati della tradizione natalizia, soprattutto se cantato con il suo testo latino. E poi davvero coinvolgente, per la sua serenità e dolcezza, il “White Christmas” degli anni Quaranta nell’arrangiamento dello stesso maestro Grandi: un “Bianco Natale” che ci voleva nella cornice innevata che avvolgeva la parrocchiale tarvisiana. Insomma, un insieme di brani opportunamente scelto – fra cui anche la bella Suite di Jean-Philippe Rameau e il simpaticissimo “Syncopated Clock” dello statunitense Leroy Anderson -, premiato da calorosi applausi tanto che l’Orchestra ha voluto ringraziare la platea congedandosi con un bis di sicuro effetto, come le trascinanti “Danze Ungheresi” di Johannes Brahms. Un programma lodato, infine, anche dal vicesindaco e assessore comunale ai Grandi eventi, Serena De Simone, tanto da farle auspicare che ci possano essere altre possibilità di ospitare nella Valle l’Orchestra di Carlo Grandi.
E dopo l’Alto Friuli, a due passi dall’Austria e dalla Slovenia, il prossimo appuntamento è in programma domenica, l’ultima dell’anno, a Muzzana del Turgnano (ore 17.30, sala parrocchiale), quindi dalle montagne imbiancate alle pianure della Bassa a un tiro di schioppo dal mare. Laggiù la “Thomas Schippers”, che ricorda nel suo nome il famoso direttore d’orchestra americano scomparso a New York nel 1977, offrirà al pubblico rivierasco il programma tanto apprezzato a Tarvisio integrandolo, però, con qualche brano di benvenuto all’imminente 2025, come gli imperdibili valzer di Johann Strauss che ogni Capodanno ci deliziano dal Musikverein di Vienna.

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In copertina e all’interno tre immagini del concerto a Tarvisio dell’orchestra “Schippers” diretta da Carlo Grandi  e i saluti del parroco Emanuele Paravano e dell’assessore Serena De Simone.

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